PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA NUOVA ISO 9000:2015


“[…] vivere significa cambiare, ed essere perfetti significa aver spesso cambiato.”

John Henry Newman

I seguenti concetti della nuova norma EN ISO 9000:2015 costituiscono i principi e il lessico per comprendere al meglio il sistema di gestione per la qualità. Basta darci un occhiata attorno e vediamo come tutto è cambiato in pochi anni. Adottare quindi un sistema di qualità vuol dire cercare il cambiamento e trovare la perfezione. A tal riguardo la ISO 9001 riprende meglio questi concetti, il tutto riassunto nel PDCA.

Partiamo però dalle basi, dai principi che costituiscono la ISO 9001. Le fondamenta le troviamo nella ISO 9000 e partiamo subito dal primo principio:

1)    Focalizzazione sul cliente. I soggetti sono loro, i clienti. Sappiamo tutti che nel mercato, inteso come incontro tra domanda e offerta, i clienti faranno la domanda, cioè chiederanno cosa vorrebbero dall’offerta (costituita da imprese e servizi) e insieme creeranno il prodotto a cui andrà il prezzo deciso dall’incontro, per l’appunto, tra domanda e offerta. Quest’incontro avviene per dei semplici motivi:

-          Migliorare il gradimento del cliente e quindi soddisfarlo al pieno;

-          Cercare di instaurare fiducia nel cliente;

-          Comprendere se i propri clienti vorrebbero un prodotto alternativo o completamente nuovo;

-          Ricavare maggior reputazione per la propria attività;

-          Trovare nuovi clienti così da aumentare i ricavi.

                  
                                                                                                                        

Tralasciamo ora i clienti e vediamo ora come un attività possa effettuare i punti sopra citati.

2)    Leadership. Principio fondamentale all’interno di un attività. Dando una spiegazione a questa parola sarebbe: posizione di vertice con l’intento di guida, tradotta meglio, si intende una o più persone che dirigono un azienda con l’intento di indirizzarla verso il successo cercando di coinvolgere tutto il personale. Fare quindi squadra per un obbiettivo comune.  Gli effetti positivi infatti sono:

-       Raggiungimento di una qualità migliore all’interno di un attività;

-       Sviluppo delle capacità dell’intera organizzazione;

-       Miglioramento dei processi interni, cercando anche di condividere la mission e vision a tutta l’organizzazione.



3)    Partecipazione attiva delle persone. Oltre a creare gruppo tra tutta l’impresa, bisognerà cercare di fare squadra anche tra i vari gruppi che la costituiscono. Pensiamo ad un attività composta da 10 operai che però tra di loro lavorano male poiché non vi è organizzazione e dunque i risultati saranno sicuramente negativi, al contrario, se invece vi è collaborazione tra di loro i risultati saranno positivi. Si potrebbero quindi attuare delle azioni che andranno a migliorare il carisma dei propri operai considerandoli sia singolarmente che come squadra. Si potrebbe ad esempio, cercare di condurre questionari singoli per vedere il tasso di gradimento all’interno dell’attività e migliorarla, cercare di far condividere le proprie conoscenze ed esperienze tra di loro così da far immedesimare una persona nella figura di leader, l’azienda potrebbe riconoscere il contributo degli operai… tutto questo per:

-       Aumentare la motivazione all’interno dell’attività per un miglior raggiungimento dell’obbiettivo finale;

-       Incrementare uno sviluppo personale e delle responsabilità;

-       Aumentare la soddisfazione nei clienti;

-       Aumento della collaborazione interna.



4)    Approccio per processi. In questo principio si parla di come è importante che i singoli processi collaborino tra di loro. Ragionare per processicostituisce lapproccio ideale per la costruzione di un Sistema di gestione per la qualità.

Tale impostazione è naturalmente orientata alle esigenze dei clienti, interni ed esterni, e consente di mantenere sotto controllo con il minimo sforzo il loro soddisfacimento.

Gli effetti positivi che ne ricava un’attività sono:

-        Capire quali sono le opportunità migliorative;

-        Ottimizzare i processi al fine di un miglior uso delle risorse;

-        Permettere all’organizzazione di dare il meglio.



5)    Miglioramento. Il miglioramento è essenziale perché un’organizzazione mantenga i livelli prestazionali prefissati. Questo per reagire alle opportunità che si generano nel tempo, interne ed esterne che esse siano. Applicando questo principio le organizzazione trarranno i seguenti benefici:

-        Migliorare i processi così da soddisfare maggiormente il cliente;

-        Prevenire rischi interni ed esterni;

-        Maggiore slancio per l’innovazione.

 


6)    Processo decisionale basato sull’evidenza. In quest’ altro principio semplicemente si intende che ogni attività, per vedere il proprio andamento e i propri miglioramenti che ha deciso di intraprendere, dovrà essere monitorata costantemente su basi analitiche. Dunque bisognerà analizzare gli andamenti con strumenti adatti e rendere i risultati fruibili per essere valutati da tutte le persone interessate ai vari livelli. Questo può portare a:

-        Migliorare i processi;

-        Controllare come le azioni operativi danno i risultati;

-        Controllare i propri obbiettivi per un futuro riesamine e dunque controllare le decisioni prese.



7)    Gestione delle relazioni. Un’organizzazione raggiunge un successo durevole nel tempo, se si crea un sistema di relazioni con tutte le parti interessate (fornitori, clienti, ecc.). Le relazioni hanno come obiettivi quello di mettere in comunicazione, le istituzioni, aziende e persone.

Esempio, avere un fornitore per lungo termine è un effetto positivo, poiché si andrà ad instaurare un rapporto di fiducia e magari si riuscirà a creare del successo nella propria. Sicuramente quindi, è importante saper scegliere con decisione i propri fornitori e scegliere con essi anche le decisioni che riguardano la propria azienda come ad esempio migliorare un attività collaborativa e misurare le prestazioni. I benefici sono:

-       Miglioramento dei processi interni ed esterni;

-       Coinvolgimento di una mission comune;

-       Comprendere meglio gli obiettivi finali per una miglior fornitura.

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